Dai nostri volontari a Jareya

Che stavolta sarebbe stato diverso era facile da prevedere.

Riesco a scrivere solo dopo una settimana. Non abbiamo internet.
Siamo in villaggio a 200 metri dall’autostrada ma in un villaggio nella giungla. Non riusciamo a collegarci. Ma in questa settimana non era importante redigere report e tabelle ma era necessario ripensare al tipo di intervento da fare.
Dagli ultimi viaggi molti avvenimenti hanno ri-definito, penso definitivamente, la tipologia di intervento e forse l’essenza stessa di Yatra.

L’assemblea di marzo 2013 ha chiarito una volta per tutte l’identità di Yatra abbandonando  una sua identità di gestione e progettualità di intervento, strada percorsa attraverso  la stesura del piano triennale e le ipotesi di trasformazione in ong. Tante ragioni hanno determinato questo cambiamento ma ritengo che la natura del gruppo associativo non fosse pronto per questo passo.
E’ stata scelta la modalità di supporto dei progetti pensati e organizzati, non solo con Yatra, dai partner indiani: il CDF, dottrinari e la SVP, suore di Sr. Kumudni.

Inoltre in questi anni è importante rilevare che, legate ai progetti in India, sono nate nuove realtà che stanno sviluppando autonomamente alcuni dei principi e dei progetti di Yatra: innanzitutto Jarom e la cooperativa Johar. Nella valutazione di come continuare il legame con l’India è necessario capire anche che tipo di collaborazione dobbiamo portare avanti con esse.
Penso che nella lettura dell’operato di Yatra in questi anni si debba anche tenere conto di come siamo stati capaci di partecipare alla nascita, anche senza seguirle direttamente, di queste e di altre realtà simili.

Penso che questa sia un po’ in sintesi la premessa  di questo viaggio, non nascondo di come non sia facile percorrere questa strada senza molte e molti dei compagni di viaggio di questi nove anni. Ma probabilmente il nome scelto quasi per caso e quasi per un gusto di esoticità non poteva rappresentare in modo migliore la nostra storia fino ad ora.

Ma veniamo alla pratica, dopo doveroso, a parer mio, pippone.
Invieremo aggiornamenti a blocchi cronologici perché ci potremo collegare solo da Ranchi e non dal villaggio.
Ricapitolando le attività attualmente supportate sono:

  1. Jareya, supporto alla didattica attraverso le adozioni a distanza, CDF
  2. Jareya, in parte, finanziamenti per nuove attrezzature e progetti parziali di allestimento scuola,  attraverso campagne mirate con Jarom, CDF
  3. Jareya, collaborazione con Jarom nella  ricerca bandi per finanziamento nuove strutture mediante meeting, CDF
  4. Kokar, Kumartoli e Jareya, 3 dispensari scolastici, attraverso fund raising, SVP e CDF
  5. Kokar, mensa scolastica, attraverso adozioni a distanza, SVP
  6. Kumartoli, didattica della Little school e supporto della scolarità dei ragazzi nelle scuole private, attraverso le adozioni a distanza e donazioni una tantum, CDF
  7. Kumartoli, computer centre, library e vocational centre, mediante scambio informazioni sull’andamento delle attività, CDF
  8. Silai centre, distribuzione dei prodotti in Italia, in collaborazione con la cooperativa Johar e volontari del gruppo Jarom, CDF
  9. Harmu, supporto alle attività di fisioterapia, di socializzazione e di terapia occupazionale attraverso iniziative di fund raising, SVP
  10. Simdega, in programmazione, supporto a dispensario medico di base attraverso iniziative di fund raising, SVP

Prima dei dettagli ritengo opportuno pubblicare la bozza di bilancio dei progetti in India che ci è già stata fornita con aggiornamento agli ultimi 15 giorni. La sua analisi ci permette di capire la sostenibilità delle nostre attività e la tipologia di impegno da intraprendere.

Centro di costo                         Bilancio 2013 in euro       entrate euro 2013       uscite euro 2013
Dispensari                                        -7.036,84                                         0,00                    7.036,84
Lab. informatico+library                    514,30                                  5.773,68                    5.259,38
contributo yatra                             38.608,57                                38.608,57                           0,00
Sartoria                                             -4.584,74                                28.603,22                 33.187,96
Scuola                                              -17.967,31                                       969,13                 18.936,44
Scuola jareya                                   -2.940,90                                 19.544,19                 22.485,09
Spese di gestione                             -1.631,09                                         20,31                    1.651,40
Sport e socializzazione                            0,00                                           0,00                          0,00
interventi extra                                         0,00                                           0,00                          0,00
Totale Risultato                                                                       76.947,86              71.948,54

Evidentemente l’analisi voce per voce merita un discorso un po’ serio che faremo all’assemblea, per una sua lettura di primo livello elenco alcuni aspetti che potrebbero confondere:

  • innanzitutto, nella valutazione delle entrate, in particolare per le scuole e per il computer centre, si deve tenere conto che gli utenti pagano una retta
  • nelle entrate del Silai centre bisogna tenere conto di una donazione di 5000 euro
  • nel bilancio India non si è tenuto conto del costo delle attività della cooperante che sarà parte del bilancio Yatra.

 

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Partiamo: Anna, che deve organizzare la gestione del forno e del negozio di vendita dei prodotti etnici (pane, pizza e brioches), Ida, fotoreporter e aiutante tuttofare, e io che dovrei riuscire a riportare la situazione attuale dei progetti e raccogliere i dati per la programmazione futura.

Partiamo da Calcutta. Sudden street.
Subito India forte. Subito dentro. Ogni istante lotta.

Il 26 visitiamo il progetto Shanti-Samparc del doposcuola nello slum vicino a Tollingunge.
Per chi non conoscesse il progetto è un piccolo doposcuola in una struttura di tre aule di circa 10 mq. l’una; lezioni di supporto scolastico organizzate su tre turni. Un centinaio di bambini provenienti dalle due aree slum adiacenti al doposcuola.
E’ un progetto che ritengo particolarmente profondo, radicale. Un primo livello per un’istruzione di base che ha però un significato di inclusione molto più importante. Le visite che facciamo annualmente portano sempre ad un senso di impotenza per non riuscire ad amplificare e dar maggior presenza al progetto, cercando per esempio di aprire il doposcuola proprio nello slum.
Dormiamo nel centro di Calcutta, la zona turistica/sballona di Calcutta, qui è impressionante come sia quotidiano incontrare persone (italiani, irlandesi, indiani, francesi) che vivono a Calcutta e operano proprio negli slum con i classici progetti che noi seguiamo a Ranchi, doposcuola, dispensari, sartoria. Ma è un vissuto che mi pare più radicale. Non ha senso fare classifiche ma mi pare un intervento più urgente. Impressionante vedere come il sentire di questi cooperanti, volontari, visitatori sia in Calcutta sempre lo stesso per tutti.
Non è e non sarà un progetto Yatra, ma se qualcuno che legge è interessato, scriva a Mariuccia.

27 il lungo viaggio.
5 ore in aereoporto, 7 in Howra station (40°), 8 in Calcutta-Ranchi IC AC (10°). Kumudni e Patrizia con noi.
Ci accompagnano anche 160 kg di baggage e 10 scatoloni per pizza 40*50*10. Tutto il resto lo racconta la foto.

Foto0008

Dopo  qualche intoppo. Venerdì 28, Ranchi. Cipolle.
Jareya.
Anna già impasta. Menù di stasera: alle cipolle (pizza evidentemente) ma quello sarà menù base di tutte le sere.
Il forno dovrebbe diventare una fonte di autofinanziamento del progetto complessivo. Cibo etnico italiano in India, prodotti sartoria etnici indiani in Italia. Scambi, meticciati per  crescere.
Ma dal dire al fare c’è di mezzo il forno made in Benevento e Baltera. Anna prova ingredienti, cotture, legni, ingredienti di pizza, biscotti, dolci, grissini, pane condito. Ce la faremo di sicuro a trovare la combinazione giusta altrimenti Giampy e Zhu tornano a  rifarlo.
Basil assaggiatore ufficiale. Rassegnato, ci tiene al posto.

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Jareya: uno spazio  aperto. Viviamo nel nuovo asilo che in questo momento è l’unica struttura che può dare ospitalità. Bimbi ovunque, da tutte le parti, sempre, in ogni momento, correre e giocare.
Uno spazio libero di convivenza:  bimbi, muratori, fabbricatori di tegole, falegnami, insegnanti, genitori, cuochi, fornai, fuochisti girano nello spazio aperto, pieno di vita.

Foto0010

29. Jareya, la suola, focaccia semplice e pane.
Il progetto è molto ampio e lungo da spiegare, chi fosse interessato può contattarci, tramite Serena e potremo inviar copia.
Un obbiettivo grande quello di una scuola trilinguistica, corsi professionali, orto e fattoria didattica per preservare l’identità tribale dal rischio della sua annessione alla cultura dominante o comunque si voglia chiamare la cultura altra.
Il progetto è all’inizio. Le due strutture che accolgono la scuola e l’asilo ospitano attualmente più di 600 ragazzi dall’asilo alla classe ottava.
Dal prossimo anno, mi spiega, Paolo dovrebbero iniziare ad insegnare anche in Munda qualche materia.
Cosa possa fare  Yatra in questa progetto sarà oggetto di discussione in assemblea. Abbiamo supportato una parte (circa 21%) dei costi dell’attività didattica, circa 5000 euro  e ritengo siano cifre che possiamo mantenere anche per il prossimo anno, così come la partecipazione alle campagne pubblicitarie.
Così come restiamo in rete con Jarom per capire gli sviluppi del progetto nei suoi aspetti culturali.
Resta da chiarire come collaborare con Jarom per le iniziative di ricerca fondi per le attrezzature delle aule.

Ma sopratutto bisogna riuscire a capire che senso ha la ricerca di bandi non attraverso figure professionali con una preparazione specifica. Questo vuol dire costi di investimento. Probabilmente continuativi.
Chiederei di parlarne in assemblea.

Domenica 30. jareya, pan brioches e pane alle cipolle e uvetta.
Cottura perfetta, forno domato almeno per metà della sua volta.
Raccogliamo le idee stiliamo il bilancio provvisorio.
Alla prossima

ps: se qualcuno sapesse come rendere la cottura del forno uniforme non solo dalla parte  della brace ci chiami immediatamente. 0091 8420147035

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