Carissimi amici di Yatra,
eccoci con un nuovo appello … ho lasciato passare un po’ di tempo …, ma ora il tempo stringe!
E quest’appello è di ben diversa natura (anche se non meno impegnativo!).
Cerco amici (tra di voi, i vostri conoscenti, ecc …)
-che abbiano tempo e voglia di mettersi alla ricerca di bandi di finanziamento per il nostro progetto di sviluppo, “Nawa Maskal School”,
-che abbiano tempo, voglia e competenza per riempire i moduli di presentazione del progetto ai vari bandi individuati, adeguando la bozza del progetto ai parametri di ciascun bando.
È una bella rogna, lo so, ma la cifra da raccogliere va ben al di là delle possibilità di tutti noi messi insieme!!! e io non so come fare diversamente! Chi è stato qui però vi può garantire con me che ne vale davvero la pena!!!
Chi è interessato mi contatti personalmente, così posso mandarvi la bozza del progetto … e chissà!!!
Qui di seguito due righe giusto per stuzzicare l’appetito …
Siamo ad una svolta importante (e non è la prima del mese! eh! eh!).
A giorni mi trasferirò a Jareya (meglio sarebbe dire Bayangdih) per iniziare la nuova comunità e per poter finalmente seguire da vicino e con più continuità il nuovo grande progetto che è stato avviato in quella terra.
È il progetto della Nawa Maskal School! E come credo abbiate ormai intuito in realtà non si tratta “semplicemente” di una scuola, ma …:
« intende promuovere la bellezza della cultura millenaria Adivasi, in particolare dei Munda e quindi aiutare la popolazione Adivasi/Munda del territorio interessato, a partire dai suoi membri in età scolare, sia a mantenere la propria identità conservando la conoscenza della propria cultura tradizionale sia ad individuare un equilibrato modo di interazione ed integrazione con la cultura dominante indiana non indigena ».
Ancora meglio …:
« La parola School potrebbe trarre in inganno, facendo pensare ad un progetto scolastico. Non è così: è piuttosto l’educazione in senso ampio al centro del progetto, in quanto è con essa che i più piccoli e giovani possono acquisire, ri-conoscere e quindi appropriarsi con rinnovato equilibrio della propria plurimillenaria cultura.
Di conseguenza, occupandosi di cultura, il progetto vuole, quasi come un centro sperimentale, offrire un aiuto alla popolazione locale nei vari aspetti della vita, sperimentando, appunto, possibili integrazioni tra conoscenza tradizionale e accorgimenti tecnologici sostenibili, e così ricercando sempre un rinnovato equilibrio tra i principi della cultura tradizionale e l’innovazione ».
In concreto, c’è bisogno di finir di costruire la scuola (ed impostarla come si deve! Formando gli insegnanti e attrezzandola), fare una palestra/teatro, organizzare coltivazione ed allevamento, inventarsi un autofinanziamento che valorizzi le possibilità del territorio stesso, e ancora costruire il college pre-universitario, alloggi per gli insegnanti, una casa per la nostra comunità, campi da gioco, …
Come vedete non si tratta di un giochino …
Confido in voi, grato, un abbraccio, P.